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Il Saturimetro sarà importante anche dopo il covid

Il Saturimetro sarà importante anche dopo il covid

In oltre due anni di pandemia abbiamo visto i costi legati alla sanità aumentare in modo smisurato. Questo è successo nelle economie e amministrazioni di tutti i paesi colpiti. Ma riferendoci ad un contesto più raccolto, ossia l’ambiente famigliare, anche qui si sono registrate spese elevate per acquisto di medicinali, tamponi, parafarmaci e anche di dispositivi per l’autocontrollo e sorveglianza come, ad esempio i saturimetri. Questo strumento consente di misurare il grado di saturazione di ossigeno legato all’emoglobina presente nel sangue. La positività al Covid può compromettere gli alveoli polmonari, dove avvengono gli scambi gassosi tra aria e sangue con conseguente calo nella percentuale di ossigeno associata all’emoglobina e quindi diminuzione dell’apporto di ossigeno a organi e tessuti. Il saturimetro serve quindi ad agire tempestivamente anche nel caso di persone affette da covid asintomatiche. Il suo funzionamento, nonché la lettura dei dati rilevati è molto semplice. Al suo interno è collocato un processore di calcolo ed elaborazione che raccoglie i valori captati dalla sonda per poi elaborarli e inoltrarli al display posizionato sulla sommità dell’apparecchio, in modo che siano subito visibili da chi sta facendo l’esame.

Il valore di saturazione dell’ossigeno è ottimale se è superiore al 95%. Se il dato segnato sul display fosse minore del 92% allora occorre avvisare il proprio medico, soprattutto se il dato è riferito a persone con già pregresse patologie o persone anziane.

La rilevazione va fatta sempre nella stessa posizione, quindi sullo stesso dito meglio se su indice o medio, libero da guanti, senza smalto sulle unghie in quanto può fungere da barriera e interferire con la misurazione e con mani non troppo febbre.

Grazie alla facilità di utilizzo, immediatezza di lettura del dato e un prezzo tutto sommato low cost il saturimetro è diventato protagonista e presente in quasi tutte le case in tempo di pandemia. I principali acquirenti sono stati i figli di genitori anziani, di soggetti già affetti da altri disturbi o patologie e quindi considerati a rischio, gli anziani stessi ma anche coloro che pur non avendo nessun tipo di sintomo e non avendo mai ancora contratto il Covid preferiscono premunirsi e avere a disposizione tutto in caso di qualsiasi evenienza. Tra questi ci sono anche gli ipocondriaci, gli affetti da stress e ansia. Le limitazioni della pandemia, il forte timore di non sapere quando l’emergenza sarebbe terminata e il fatto di trovarsi a convivere giorno dopo giorno con una situazione sconosciuta a tutti, medici e studiosi di tutto il mondo compresi, non ha fatto che accelerare la corsa a tutto ciò che poteva essere di aiuto a fronteggiare le problematiche da Covid. A tal proposito ricerche recenti ci rivelano che solo sul territorio italiano, nel periodo caldo dell’epidemia, l’esborso economico volto all’acquisto di strumentazione digitale per la rilevazione dei parametri vitali è arrivato a circa mezzo miliardo di euro con una spesa pro capite pari a quasi 40,00 euro. Tra questi strumenti c’è appunto il saturimetro, diventato così un apparecchio noto. Prima della pandemia in pochi lo conoscevano: era un dispositivo che veniva utilizzato solo dai medici, dagli allenatori e gli sportivi. Ad oggi il saturimetro serve è sempre più visto come strumento indispensabile per indagare problematiche riconducibili al virus Sars-Cov-2 e alle complicazioni polmoni. Da perfetti sconosciuti dunque questi pulsossimetri sono diventati poco a poco oggetti necessari.

 

Prima dell’emergenza la frequenza di acquisto del saturimetro negli store medici e nelle farmacie era sporadica. Come spesso avviene quando un particolare bene diventa richiestissimo dal mercato il suo prezzo ha subito rapidi aumenti e balzi in eccesso, dando luogo a episodi di speculazione non giustificata: in breve si è passati da un prezzo medio di circa 40/45 euro fino a 60/65 euro.

Anche nei siti web di vendita on-line questo dispositivo diagnostico è stato per periodi prolungati introvabile o con tempi di consegna molto più prolungati rispetto a condizioni standard. L’aumento è stato eseguito senza troppe remore poiché è consolidata l’idea che una persona in situazioni di disagio e di presunto bisogno è comunque disposta a spendere pur di avere quel bene. Ecco che allora in tanti si sono prodigati a capire come utilizzare il saturimetro e a sostituirsi anche alla funzione del medico. Ma non bisogna incorrere nell’errore di confondere l’auto sorveglianza con la diagnosi medica che deve essere sempre effettuata dal personale preposto. Si è invece diffusa la convinzione che usandoli era possibile scavalcare il professionista sanitario. Questo ben rispecchia la situazione degli anziani che vivendo magari a casa da soli, possono diventare vittime inconsapevoli di un eccessivo e convulso controllo fai da te e dunque sempre più vittime di ansie e paure crescenti. Tutti questi dispositivi sono stati creati e messi a disposizione del grande pubblico per portare un aiuto, per essere di supporto e per contribuire al benessere e cura delle persone. Per questo motivo la sua validità non verrà mai meno e anche in futuro potrà essere uno strumento utile da tenere anche in casa, un po’ come si fa con il termometro o con il misuratore di pressione. Va tenuto ben presente, però, anche l’aspetto rischioso dell’autodiagnosi che deve essere eseguita sempre con un approccio di pura e sola sorveglianza lasciando al personale medico il compito di intervenire con una giusta terapia e un decorso più accurato e verificato.

 

 

 

 

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