Farmaci
Integratori nutraceutici: guida completa
Negli ultimi anni, si parla sempre di più di integratori nutraceutici. Non sempre, però, chi li chiama in causa è pienamente consapevole delle loro caratteristiche.
Popolarissimi in Italia, Paese che, quando si discute di integrazione, spicca, a livello europeo, per un giro d’affari senza eguali, sono prodotti che hanno uno scopo specifico: favorire i processi fisiologici che sovrintendono al funzionamento ottimale dell’organismo.
Al centro, negli ultimi anni, di un forte fermento di ricerca e sviluppo, processo che coinvolge aziende italiane innovative come Proeon.it, uno dei produttori più famosi a livello nazionale e non solo, sono di origine naturale.
Nell’elenco degli ingredienti che li caratterizzano è possibile trovare componenti di origine vegetale, ma non solo. Non mancano, infatti, quelli derivanti dal mondo minerale, senza dimenticare le sostanze di sintesi chimica.
Diversi dai farmaci in quanto capaci di svolgere azioni terapeutiche estremamente blande, non in grado di portare alla risoluzione di quadri di patologia, vanno assunti evitando il fai da te.
Il rischio, infatti, è quello di avere a che fare con effetto avversi e, in alcuni casi, anche con l’interferenza con l’azione dei farmaci stessi.
Storia della nutraceutica
Quando è iniziato il percorso di successo degli integratori nutraceutici? Tutto è partito nel 1989, anno in cui è stato coniato il termine “nutraceutico”, neologismo che unisce le parole “nutrizione” e “farmaceutica”, da parte del medico Stephen L. De Felice.
Tutto è partito dallo studio di specifici alimenti, caratterizzati, oltre che da specifiche proprietà nutrizionali, anche da benefici potenzialmente curativi.
Scienza non regolamentata a livello UE, la nutraceutica è legata a filo doppio al concetto di alimentazione funzionale.
Quest’ultimo, a sua volta, ha iniziato a prendere piede in Giappone, sempre attorno agli anni ‘80 e con lo scopo di ottimizzare, attraverso la dieta, la qualità di vita delle persone anziane.
La definizione di “alimento funzionale” elaborata dagli esperti del British Journal of Nutrition parla della necessità di dimostrare gli effetti benefici su una o più funzioni dell’organismo.
Per poter parlare di alimento funzionale, è necessario apprezzare un generale miglioramento dello stato di benessere della persona che lo assume, così come una diminuzione del rischio di avere a che fare con malattie.
Tornando agli integratori nutraceutici, classificati come integratori in Italia, ricordiamo che, oltre a essere spesso legati al mondo degli alimenti funzionali, sono ormai considerati la versione evoluta degli integratori alimentari tradizionali.
Quando li si produce, si applicano infatti specifiche tecniche che consentono di agire purificando gli ingredienti, senza compromettere in alcun modo le proprietà che li caratterizzano.
I benefici dei nutraceutici
Mentre l’integratore tradizionale ha il mero scopo di risolvere situazioni di carenza alimentare, dovute a fattori che vanno dall’alimentazione non equilibrata fino alle difficoltà di assorbimento, il nutraceutico, come già accennato, agisce migliorando il benessere.
Sono diversi gli aspetti della salute che possono essere interessati da un cambiamento positivo. Qualche esempio? L’ottimizzazione delle funzioni del sistema immunitario e dell’efficienza intestinale.
I nutraceutici possono rivelarsi decisivi nel fornire un adeguato supporto all’organismo durante l’attività sportiva, senza dimenticare il focus sulla riduzione del rischio cardiovascolare.
In quest’ultimo caso, è possibile fare un esempio noto più di altri, ossia quello del riso rosso fermentato, impiegato come ingrediente di integratori nutraceutici in virtù del suo essere caratterizzato da un componente, la monacolina K, che mima l’effetto delle statine, farmaci impiegati per ridurre il livello di lipidi nel sangue.
Come già accennato, anche se non sono farmaci e non richiedono il rilascio di una ricetta medica per l’acquisto i nutraceutici vanno assunti con buonsenso.
Il caso del riso rosso fermentato ci viene ancora una volta in aiuto, in quanto la sua assunzione, a causa di possibili effetti collaterali a carico del fegato, è sconsigliata nei soggetti che hanno ricevuto diagnosi di problematiche a livello epatico.
Come assumerli
I nutraceutici, esattamente come gli integratori tradizionali, sono commercializzati sotto forma di compresse, capsule, polveri. Un’alternativa per apprezzarne i benefici è, come accennato nelle righe precedenti, l’assunzione di alimenti funzionali arricchiti con nutrienti come le vitamine, i minerali, le fibre e gli acidi grassi come gli omega 3.
Giusto per citare alcuni esempi concreti, è possibile chiamare in causa lo yogurt arricchito con l’aggiunta di acidi grassi essenziali o coenzima Q10, noto per la sua forte efficacia antiossidante.
Come acquistarli in sicurezza
Parliamo ora dei consigli per acquistare gli integratori nutraceutici in sicurezza. Il primo aspetto da considerare è il fatto di rivolgersi ad aziende specializzate, di cui sia possibile ricavare informazioni sulla forma societaria (deve essere presente la Partita IVA nel footer).
Per ulteriori certezze sulla conformità dei prodotti, il punto di riferimento principale è l’elenco degli integratori autorizzati in Italia presente sul sito del Ministero della Salute.
Concludiamo rammentando che, per essere conformi, gli integratori nutraceutici devono essere caratterizzati a un claim che richiama al miglioramento del quadro fisiologico dell’organismo, con effetti come la riduzione dello stress, senza riferimenti terapeutici.
Il richiamo a questi ultimi si può invece apprezzare nei medicinali di origine fitoterapica, venduti solo in farmacia.
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