Un antico rimedio e una buona abitudine, il tè verde

Le foglie di Camellia sinesi, il più noto Tè verde (o Thea chinensis), durante la lavorazione non debbono subire alcuna ossidazione , possono essere coltivata del tutto al sole oppure più frequentemente vengono protette dai raggi nelle 2-3 settimane precedenti il primo raccolto, attraverso strutture di bambù ricoperte di paglia.

Questa schermatura rallenta la maturazione e la produzione di clorofilla, incrementando il contenuto di flavonoidi, amminoacidi, zuccheri, vitamina C ed altre sostanze nutritive, e rendendo il gusto più dolce e il colore più delicato. Un secondo indice di qualità del tè è la crescita ad altitudini abbastanza elevate (a partire dagli 800-1000 metri) perché maturano più lentamente e sono ricchi di polifenoli.

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Studi recenti dell’Università di Ginevra hanno dimostrato come in effetti il tè verde riesca a stimolare il metabolismo dei grassi, favorendone un più rapido smaltimento. Inoltre aiuta nel controllare il senso di sazietà, specialmente quando si è a dieta.

L’ideale sarebbe berne due tazze al giorno, senza zucchero e lontano dai pasti. Per una preparazione a regola d’arte, come le antiche tradizioni cinesi insegnano, bisogna portare ad ebollizione l’acqua, lasciare poi raffreddare per 30-60 secondi così che la temperatura si abbassi fino ai 70° ottimali. Poi versate nella tazza dove sono state messe le foglie (circa un cucchiaino pieno per 200ml di acqua), cercando di non bagnarle direttamente. Lasciate in infusione per 2-3 minuti, non di più altrimenti si rischia un sapore tendente all’amaro, e setacciate l’infuso.
Alcuni tipi di tè verde possono essere aromatizzati durante l’infusione con semi di anice o anice stellato, radice di liquirizia, scorza di limone, menta, cannella o cardamomo.

Soprattutto se il tè è di qualità superiore, come il Gyokuro, è pratica comune riutilizzare le foglie anche 2-3 volte, ma per infusioni più brevi. Mentre se si vuole ridurre ulteriormente la quantità di caffeina (circa 76 mg per tazza) presente nel tè, è possibile versare una piccola quantità di acqua calda sulle foglie, attendere 20 secondi, gettare l’acqua di infusione, quindi versare nuova acqua calda e ripetere l’infusione per altri 2-3 minuti.

I risultati scientifici confermano comunque i benefici di questa bevanda sul nostro organismo, potenziando le difese antiossidanti che proteggono la salute da malattie come tumori e disturbi cardiovascolari, ha effetti neuro protettivi sul sistema nervoso, proprietà termogeniche che intervengono sul grasso corporeo (in questo caso è bene consumarlo con discrezione perché pur stimolando il metabolismo, attacca gli adipociti provocando una significativa riduzione di peso, e può influire sul funzionamento tiroideo) e i polifenoli possono prevenire, o comunque ridurre la sintomatologia, di patologie infiammatorie e autoimmuni.
Una vecchia, buona abitudine insomma.

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Redazione

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