Non tutti i batteri vengono per nuocere.
Alcuni, infatti, hanno un’azione positiva sul nostro organismo, o meglio sulla nostra intelligenza.
Lo sostengono la dottoressa Dorothy Matthews e la professoressa Susan Janks, le quali hanno presentato la propria tesi all’American Society of Microbiology, annuale congresso in corso a San Diegno.
Le due, infatti, hanno studiato uno speciale batterio chiamato Mycobaterium vaccae, il quale avrebbe come positivo effetto quello di stimolare l’intelligenza e ridurre l’ansia.
Lo studio è stato condotto su alcuni topi, divisi in due gruppi. A uno di questi gruppi è stato somministrato proprio il sopracitato batterio, grazie al quale i ricercatori hanno notato un’aumentata attività nel cervello dei topi insieme all’innalzamento dei livelli di serotonina.
Posizionati, poi, in un labirinto, i topi nutriti col batterio erano capaci di ritrovare la strada al doppio della velocità rispetto agli altri e, soprattutto, con meno ansia.
Tale batterio si trova naturalmente sulla terra e, conseguentemente, una gita in campagnia in mezzo al terriccio e all’erba non solo fa bene ai nostri polmoni ma anche alla nostra intelligenza.
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